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27-6-2007

 

Si preparano le conferenze venture, il tema è la maternità: tutte le fantasie che avvengono in una donna prima, durante e dopo l’evento. L’obiettivo deve essere questo: raddoppiare il numero dei membri dell’associazione, aldilà di questo possiamo considerare tutto ciò che avviene in un frangente del genere in una donna, e questa sera abbiamo Nella che lavora in un reparto maternità, ogni giorno ha a che fare con cose del genere e ne racconta delle belle che avvengono nel reparto maternità, di quanto l’amore materno sia una costruzione; ma cosa l’ha indotta a pensare che non esiste?

Intervento:…

Anche questo non è male, per costringere il bambino a staccarsi dal seno gli ha tappato il naso per dieci minuti; l’esperienza di Nella è costellata da casi di questo genere e questa l’ha indotta a dubitare della naturalità dell’amore materno. Che cosa temono soprattutto queste donne?

Intervento: di danneggiare il bambino…

Perché dovrebbero danneggiarlo? In teoria non dovrebbe…

Intervento: di non farcela, di avere la responsabilità di questa cosa che hanno fatta così bella…

Intervento: è importante questa cosa del bambino bello perché l’amore della madre passa proprio attraverso quello… la mamma di Cogne si dice che affermasse che il suo bambino era brutto perché aveva una testa grossa…

Questo è interessante: il bambino deve essere bello per poterlo esibire, per potere esibire quella che si suppone essere la propria abilità, è un trofeo da esibire certo, deve ricevere il plauso di tutti quanti, questo sottolinea una cosa importante e cioè la portata che ha nel desiderio di fare un figlio il fatto di potere essere ammirata e più considerata dal resto del mondo, è un luogo comune il fatto che la più parte delle donne esibiscano il loro pancione come se fosse un trofeo e dopo, il figlio come se fosse un trofeo, e da ragazzine il ragazzino bello come se fosse un trofeo da mostrare alle altre e in effetti anche il figlio è qualcosa che deve essere mostrato alle altre non agli altri ché agli altri importa molto poco, ma alle altre sì perché devono invidiarla a tutti i costi, se non la invidiano non va bene…

Intervento: questa è una cosa abbastanza difficile da porre ad un pubblico perché non è così automatico è una delle questioni più spinose la non naturalità dell’amore…

Intervento: tutto questo inganno è dovuto al fatto che si immagina che la madre quando partorisce il figlio sia già naturalmente madre, sia già naturalmente capace di amare quel bambino, non è assolutamente vero l’amore come dicevo interviene nei confronti di quel bambino e quindi la responsabilità, l’affetto per il bambino avviene man mano che il bambino soddisfa le aspettative della donna: è bello e poi risponde… come dire? entra, e partecipa in qualche modo del discorso della madre, a quel punto la madre comincia ad amarlo ma non è così automatico se si pensa che la madre abbia… chi ascolta l’amore della madre pensa, crede che sia naturale e invece l’amore si costruisce mano a mano…

Intervento: in alcune fantasie questo amore avviene già prima, già prima nella fantasia si costruisce questo amore e quindi poi si recita questa fantasia) (la madre non se lo chiede se lo ama o non lo ama…

Intervento: ma se lo può chiedere la persona e questo è importante perché denuncia la naturalità dell’amore…

Quindi come organizzare tutte queste cose in una conferenza? Avevamo previste tre conferenze: la prima le aspettative di una madre, occorre pensare alla dispositivo, come disporre queste cose? Come le disporrebbe Nella le aspettative di una madre?

Intervento: che sia bello, che sia ben fatto…

Intervento: se un bambino nasce con delle difformità può essere uno stimolo per amarlo di più…

Intervento: l’amore della madre una sorta di ideale…l’amore una sorta di rimedio all’odio… l’amore come qualcosa di scatenante come lo intendiamo noi è sempre qualche cosa che viene dall’odio, non dall’odio nel senso di odiare ma nel senso che si avverte qualcosa di estraneo in effetti una madre mi viene da pensare trova una sorta di estraneità per questo essere perché non è quello che immaginava quello che poteva essere immediatamente dopo entra l’amore a cancellare man mano questa estraneità… senso di colpa e allora tal volta può diventare possessivo quanto più forte può essere stata questa estraneità… l’amore come un rimedio a qualcosa che evidenzia una estraneità, una distanza, una divisione, qualche cosa che impedisce quella che poi è il mito dell’unità madre e figlio, quello che in qualche modo viene ad infilarsi in questa unità madre e figlio e questo purtroppo è nella cultura e nella mitologia dell’unità della famiglia al momento in cui si avverte che qualche cosa non funziona proprio perché c’è questo mito dell’unità diventa una tragedia… il parto è una lacerazione… il parto è una separazione diventano due cose differenti… quando era in pancia era suo poi…

Intervento: quella che decide di avere un figlio è madre quella che invece decide di non avere figli, no…

Intervento: quello che deve essere il nostro obiettivo nelle conferenze è difendere l’amore del figlio… ponendo che certe cose accadono e se accadono è perché ci sono certe fantasie fa sì che questo amore materno non esiste… perché quello che passa come amore materno è un inganno e quello che diciamo noi deva fare in modo che esistano madri serene, che non abbiano la necessità di costruire drammi…

Intervento: cioè quando decide di essere madre sia madre e sia serena…

Ha già un’idea Sandro di come organizzare queste cose?

Intervento: io mi sto occupando dell’anoressia e per l’anoressia il rapporto madre figlio è importantissimo…

Come interviene rispetto alla maternità il sacrificio?

Intervento: aver messo al mondo un figlio in un mondo cattivo e allora ecco ci si sacrifica, il senso di colpa tutto sommato…

Questo in ambito politico si è sempre utilizzato, cioè il sacrificio richiesto ai cittadini è per il bene dei loro figli, è ovvio, e questo da sempre. Lei diceva Sandro di difendere l’amore materno, quindi difenderlo per mostrare che in realtà è ingannevole e poi alla fine mostrare che è possibile invece porsi nei confronti di qualcuno, chiunque esso sia, tra gli altri un figlio, senza avere necessariamente il desiderio di ucciderlo, cioè è possibile relazionarsi con qualcuno senza che questa relazione sia fatta di morte…

Intervento: l’amore materno può intervenire come effetto, effetto della parola… il bambino deve entrare nel discorso della madre… diciamo che è più accattivante… il principio dell’amore materno è una principio da rispettare… il bambino entra nel linguaggio nel discorso della madre appena nato, una madre gli parla, lo coccola e questo produce amore, produce anche dell’altro…

Intervento: per me il fatto di partire da queste fantasie della mamma con questo amore che avviene ma mano nella parola della mamma fino a diventare quell’amore che la traina e che le fa costruire tutte quello che costruisce… qual era il nostro progetto nelle conferenze? Di arrivare a creare passione nei confronti di quelle questioni che per gli umani, per il luogo comune… per quelle storie che sentiamo sui giornali che creano quello che creano, la mamma di Cogne oppure la ragazza di Novi Ligure queste cose grandissime, sacre, queste sono quelle cose che squassano l’opinione pubblica, quelle storie per cui sono chiamati in causa gli psicologi, gli psichiatri, mostrare appunto come partendo dalla fantasie di una mamma e soprattutto credendo in questo amore naturale… riuscire a portare la questione a far intendere come per esempio solo le persone che credono nell’amore naturale possono chiedersi per esempio perché una ragazza che abbia ucciso sua madre non abbia ancora chiesto perdono, allora so che queste sono questioni difficili, complesse sono le questioni del discorso occidentale… riuscire a mostrare per esempio che se si può accogliere che le cose non sono naturali ma sono delle costruzioni, fatte ad arte, artificiali forse si può arrivando alla questione di Sandro “salvare” questo amore materno… portare le persone a poter considerare i vari aspetti… creare curiosità per l’analisi che costruisce altri risvolti, altri giochi… che sono giochi linguistici… non è facile ma tutti i fiumi di inchiostro che sono versati per quei casi sacri possono diventare risibili e quindi non provocare quel desiderio, quell’ossessione, l’attrazione, la paura nei confronti di questi storie… ma sono queste storie sacre che partono da un inganno per cui l’amore della madre è considerato un amore puro, bellissimo, amore in cui tutti gli umani credono perché se non ci credono già subito sono tagliati fuori, psicosi, nevrosi mostrare che è possibile confrontarsi con queste questioni senza arrivare ad uccidere… non è necessario per la sua morte buttarlo fuori dalla finestra basta andargli contro continuamente e lo uccidi in altro modo, questo è quello che accade per lo più se queste fantasie funzionano…