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10-10-2007

 

La volta scorsa dicevamo del perché ci si innamori, abbiamo inteso come funziona il meccanismo e in effetti ciò che abbiamo detto è importante perché rende conto di qualche cosa che avviene agli umani e della quale cosa generalmente non si sa assolutamente niente, si sa solo che funziona, che succede e in effetti noi facciamo qualche cosa di simile a ciò che fece a suo tempo Machiavelli, e cioè muoviamo non da come le cose dovrebbero essere o potrebbero essere ma da come sono, da come appaiono, da come gli umani le praticano da sempre e da come da sempre si innamorano. Dunque dicevamo la volta scorsa ciò che accade nei primi tempi in cui l’umano esiste cioè i primi mesi di vita è che venga accudito da qualcuno, necessariamente perché se no non sopravvivrebbe, ora questo qualcuno almeno nella nostra civiltà è la madre generalmente, non è necessario che sia lei però avviene così perlopiù e di questo dobbiamo tenere conto. Accade che l’infante si trovi in una condizione tale per cui ogni suo desiderio viene soddisfatto più o meno rapidamente, senza la necessità di formulare un desiderio anche perché il più delle volte non è in condizione di farlo, però tutto ciò che desidera, tutto ciò di cui ha bisogno appare magicamente. Questo dicevamo non è indifferente poiché costituisce un modello, il modello del perfetto funzionamento di quello che per ciascuno dovrebbe essere la felicità assoluta: qualunque cosa si desideri viene realizzata immediatamente. In effetti l’idea che comunemente si ha di chi ha un potere assoluto è proprio questa, che qualunque cosa voglia ce l’ha, l’idea dell’imperatore, del re, del sovrano assoluto o di chi ha un potere economico immenso, l’idea che se ne ha è che qualunque cosa voglia la ottiene. Questa immagine che si ha del potere assoluto è l’immagine che si conserva dai primi tempi, quando effettivamente qualunque cosa si voleva veniva soddisfatta. Perché si mantiene un’idea del genere nel corso degli anni al punto che anche nelle persone adulte voi riscontrate esattamente la stessa cosa come ideale? Non si verifica più quella situazione, non è che uno voglia qualcosa e immediatamente la ottenga magicamente, non funziona così, è difficile che ci sia qualcuno che compia questa operazione, che sia così disponibile, ma c’è un’occasione in cui si riesce a fare questo, almeno in parte, e cioè nel caso in cui una persona si innamora al punto tale da essere totalmente in mio potere e allora farà quello che voglio. Ecco, la persona che è innamorata soddisfa in parte questo requisito e cioè è totalmente a disposizione, si può pensare che possa esserlo e in alcuni casi lo è quindi ricostruisce esattamente quella scena iniziale, quella scena primitiva dove qualunque mio desiderio venne soddisfatto da qualcuno che si occupò di me e soltanto di me. Funziona così, e quindi deve occuparsi solo di me, questa è una delle condizioni, non deve distribuire la sua disponibilità ad altri ma deve pensare solo a me ed è per altro ciò che generalmente si richiede in una relazione sentimentale: che l’altro pensi, si occupi solo del partner anziché distribuirsi tra altri. Ci si innamora dunque solo esclusivamente per questo motivo, per ricostruire quella scena ideale quella che poi nella mitologia, nelle religioni, si chiama paradiso perduto, Eden e cioè un periodo di assoluta felicità, dove ogni cosa era soddisfatta. Il motivo per cui ci si innamora è questo, se togliete questo non c’è più nessun motivo, perché non c’è più questa scena da ricostruire e soprattutto se si togliesse, facciamo questa ipotesi, la necessità di ricostruire o di pensare a una situazione ideale dove ciascuno si occupa di me così come avvenne a suo tempo, se questo non esistesse più allora non ci sarebbe più questa necessità, e ci sono ottime probabilità che non ci sia più nessuna necessità di innamorarsi di qualcuno, se voi togliete all’innamoramento il fatto che questa persona si occupi solo di me, che sia a mia disposizione e pensi che le cose che io dico e faccio siano interessanti, cosa rimane? Niente…

Intervento: ma non sminuiamo così…

Perché sarebbe sminuirlo? Intendere qualcosa non è sminuirlo, in realtà non mi interessa né sminuirlo né esaltarlo, non mi importa niente né di una cosa né dell’altra, mi interessa solo capire come funziona, perché gli umani si innamorano visto che abbiamo delle conferenze sull’amore c’era un motivo…

Intervento: forse perché si prende una persona piuttosto che un’altra per cui ci deve essere una fantasia in più oltre a questa risposta di cosa succede quando ci si innamora…

Stefania, in base a quale criterio una donna sceglie un uomo? Qual è il criterio dominante, c’è qualcosa di comune?

Intervento: qualcosa di comune potrebbe essere la sensibilità…

Sì ma questa sensibilità deve essere utilizzata in un modo particolare, per fare sentire lei importante…

Intervento: per quanto mi riguarda sì…

No, per quanto riguarda chiunque. Ora considerate questo aspetto: ciò che la persona deve fare è occuparsi di me in toto e assolutamente, ora che cosa ha appreso una persona nel corso degli anni? Che cosa ha appreso attraverso il suo discorso ovviamente? Intanto un suo criterio estetico che ha appreso in base ad alcune cose che ha imparate, che gli sono state suggerite in una quantità notevole di variabili per cui magari sceglie alcuni tratti piuttosto che altri, ma questo è marginale, ha imparato anche che ciò che esercita una maggiore attrazione deve essere qualcosa che non soltanto è ambito da me, è ambito da tutti, è qualcosa che è importante perché se è ambito da tutti vuole dire che è una cosa importante, e più è ambito e più è importante, è un luogo comune il fatto che un tizio, per esempio, che non è desiderato da nessuna non interessi molto le fanciulle “nessuno lo vuole perché devo prendermelo io?” questo è il ragionamento. La questione è perché le fanciulle sono attratte dagli scavezzacollo, perché lo scavezzacollo è quello più difficile oltreché più ambito, perché è quello più difficile da raggiungere, quello che poche riescono ad avere, e allora qual è il pensiero della fanciullina? Io ci riuscirò a piegarlo al mio volere, che cosa se no? A dispetto di tutte le altre che non sono riuscite io invece sì e allora inizia la partita che è molto allettante anzi, è fra le più allettanti vincere la partita sulle altre, quando le fanciulline sono giovani, giovani e leggiadre per lo più si occupano di questo, è questo che attrae, l’idea di vincere sulle, altre esibire la propria abilità, la propria capacità, il proprio fascino, la propria desiderabilità, è soltanto questo che funziona per cui ecco che l’attenzione si rivolge a una persona in particolare. Avere potere sull’altro quindi, certo qui parliamo della psicanalisi le donne e l’amore, se fosse stata la psicanalisi gli uomini e l’amore sarebbe stato diverso, ora se provate a considerare l’eventualità che l’amore sia fatto di questo può accadere di considerarlo magari in un altro modo, in fondo ricreare una scena antica ove ciascuno era il centro del mondo, il centro dell’universo… che cosa vuole una fanciulla dal mondo cioè dagli uomini se non che la facciano sentire il centro del mondo, il centro dell’universo? Questo vuole, per cui se uno vuole sedurre una fanciulla basta che la faccia sentire la cosa più importante del mondo. Come sappiamo perfettamente da tempo gli uomini e le donne pensano in modo differente e le idee sull’amore non sempre collimano, per questo ogni tanto c’è qualche problema, ma il motivo per cui ci si innamora questo è uguale, è assolutamente lo stesso anche per un uomo, l’idea di avere qualcuno che accudisca, che sia a disposizione, anche per l’uomo funziona l’idea che qualcuno lo faccia sentire importante dicendogli che ha ragione, che è bravo, che è intelligente, che è il migliore del mondo, le stesse cose che l’uomo dice alla donna ed entrambi rischiano di crederci, o magari si dicono cose che magari possono essere dette in buona fede per un breve tempo, poi in genere ci si ravvede e si considera altrimenti…

Intervento: riguardo alla questione dello scavezzacollo una donna sceglie lo scavezzacollo perché è colui che la istiga alla vittoria sulle altre donne quindi il riferimento a questo punto non è l’uomo ma sono le altre donne che deve vincere…

Sì, l’uomo è soltanto il trofeo da esibire alle altre…

Intervento: è una questione abbastanza importante anche la questione dell’identificazione fra le donne nel senso che ogni donna vorrebbe avere la persona più importante, Freud faceva l’esempio del musicista che ciascuna donna vorrebbe avere perché è ambito…la persona di spicco ma che non si può avere, questa sorta di amore, questo accordo che avviene tra le donne che altrimenti potrebbero scannarsi, di fronte a questo amore impossibile si alleano…

Sì, una santa alleanza, l’alleanza femminile è sempre contro un uomo o gli uomini in generale se no non sono alleate si combattono l’una con l’altra. Per avere e mantenere il potere, e in una donna il segno del potere è l’esibire alle altre l’uomo, “io ce l’ho e voi no”…

Intervento: però Faioni perché gli umani dovrebbero abbandonare l’amore a questo punto, con quale vantaggio? L’utilizzo del nostro discorso?

Non è un obbligo, d’altra parte perché dovrebbero smettere di giocare con le biglie? Si interrompe di fare qualcosa quando questa cosa non interessa più, per un qualunque motivo, se uno non ha interesse a fare una cosa non la fa e perché interessi occorre avere la necessità di ricreare quella scena in cui ci si sente unici, ci si sente coccolati, accuditi, protetti, sostenuti, mantenuti e avvolti in un manto tiepido e affettuoso…

Intervento: non ho capito, allora di per sé l’amore non esiste?

Esiste nella misura in cui qualcuno lo fa esistere, non è che esista in natura, se una persona si trova a pensare di avere trovato quell’unica persona che la fa sentire così come si è sentito in quel certo frangente allora tendenzialmente chiama questo amore, se invece questa persona non la fa sentire l’unica persona al mondo, non si occupa di lei, non ha nessun interesse nei suoi confronti allora non lo chiama amore…

Intervento: però perché comunque questa cosa è ricercata?

Perché ciascuno ha l’esigenza assoluta di ricostruire quella scena originaria in cui si è trovato per qualche tempo, accudito, riscaldato, vezzeggiato protetto…

Intervento: Forse perché questa situazione di cui parlava lui è piacere è questo che si insegue e quello che si è assunto è stato dato da quella situazione…

Se ha bisogno di questo prima o poi lo troverà o si illuderà di averlo trovato in ogni caso perché è questo che cerca, ma la questione importante è il tentativo di ricostituire, riprodurre, ricreare quella scena che poi è la scena in cui il proprio discorso si verifica istantaneamente cioè viene immediatamente verificato dall’altro, cioè ogni mia parola si trasforma in “realtà”, mettiamola così tra virgolette, e quindi tutto ciò che io dico è verificato subito quindi reso vero immediatamente.

Intervento: mi sembra che ci sia come una sorta di scollamento tra… perché c’è la tendenza a rappresentare l’amore come qualche cosa che è legato comunque alla sofferenza quindi l’amore deve struggere quindi c’è la rappresentazione del vero amore legato alla questione della sofferenza, la questione è da dove viene questa sofferenza? Dal fatto che se il partner, la persona con cui si trova si ritiene assolutamente necessario per il proprio benessere è chiaro che il timore di perdere questa persona produce ovviamente del malessere per cui si crea quella situazione un po’ paradossale nella quale la persona che dovrebbe produrre benessere produce malessere allo stesso tempo e questo è anche l’aspetto in qualche modo di fascinazione dell’amore cioè l’amore affascina proprio per questo motivo per cui l’idea è che togliendo questo è come se il gioco dell’amore finisse, è un amore infelice… in quanto tale deve essere accompagnato comunque da una sensazione di infelicità perché c’è il timore di perdere qualche cosa che deve essere la garanzia di questa felicità assoluta… e quindi con tutta la mitologia che si costruisce intorno all’amore sembra che l’amore non possa più esistere la conseguenza nel quadro del funzionamento dell’amore qual è? Poter trarre il meglio nel senso che non è necessario soffrire per amare e quindi a questo punto l’apertura è infinita, un gioco che è aperto a qualunque altra cosa non solo a quella, mi sembrava che ci fosse questa idea se si conosce il funzionamento dell’amore allora a questo punto non si ama più, no, non si ama più se l’amore ovviamente è legato a questa sofferenza di base che deve accompagnare l’amore la paura di perdere è nel momento stesso in cui io ritengo che questa persona sia necessaria per la mia sussistenza, per l’esistenza del mio benessere allora è chiaro che perso quello perdo tutto ma se non è così?

Intervento: poi c’è anche l’aspetto sessuale se è legato a questa scena infantile potrebbe essere l’amore per la propria madre, potrebbe essere un rapporto di amicizia molto intenso… parlare d’amore implica il sesso… si inserisce tra le necessità primarie…

Prima abbiamo detto perché l’amore attrae e piace così tanto, perché gli umani lo cercano? Perché devono riprodurre una scena di dominio assoluto sull’universo, poi perché il sesso attrae, a che scopo? Solo per una questione fisiologica, per lo stesso motivo per cui si deve mangiare bere e dormire? Supponiamo anche che ci sia una cosa del genere, però sicuramente ciò che avviene negli umani è qualcosa di più di ciò che avviene per esempio negli insetti, a noi interessa sapere che cosa attrae nel discorso, nel pensiero, nella scena anche perché se non ci fossero questi aspetti che riguardano appunto scene, immagini e cose del genere, di per sé l’atto sessuale si ridurrebbe a un atto prettamente meccanico la quale cosa potrebbe non avere tutto l’interesse che ha, a noi interessa sapere perché ha tutto l’interesse che ha e tutta la passione che produce. È solo l’atto meccanico in sé? O c’è dell’altro? E quindi il sesso, visto che parliamo delle donne e dell’amore occorrerà anche affrontare la questione del sesso…

Intervento: perché il sesso nella fase di innamoramento è piacevole, viene ricercato poi man mano, per esempio, proprio nel luogo comune quando il sesso non funziona più fra un uomo e una donna diciamo che è il segnale perché lì c’è qualcosa che si è incrinato in questa relazione… è il segnale per cui si deve andare dal sessuologo, dallo psicanalista per intendere per esempio la frigidità della donna, la donna che a quel punto considera il sesso come una routine, nel migliore dei casi, c’è sempre la stanchezza, la donna non ha più voglia di fare all’amore, mal di testa, ricatto… è finita la partita però qui si intende perché il sesso abbia questa grande importanza…

E come sia in effetti una questione di scene perché dopo un po’ la cosa cessa di avere quell’interesse, perché?

Intervento: perché è cessato l’interesse questa scena non funziona più…

Esattamente, come dire che è questa scena che rende il sesso così attraente e così desiderabile, tolta questa scena di fatto avviene quello che, come diceva giustamente Beatrice, può avvenire ad un certo punto e cioè il totale disinteresse, vuoi per il partner, vuoi per il sesso insieme con lui, ma non necessariamente per il sesso insieme con un altro eventualmente, il quale altro rimette in moto tutto un meccanismo e ricostruisce una scena, ecco perché può diventare più attraente…

Intervento: riprende la partita c’è di nuovo la ricerca di questa scena… oppure come diceva Freud i nevrotici hanno dei problemi con il sesso come dire questa scena di potere non si conclude lei diceva l’altra volta rispetto alla verità che cos’è la verità? La verità è quello che io voglio che sia perché è funzionale a quello che io mi troverò a costruire e quindi le donne vogliono sentirsi dire quelle cose che vogliono sentirsi dire, vogliono credere a queste cose e ci credono perché è la loro verità che agiscono e quindi costruiscono la scena funzionale alla relazione…

Intervento: però ci sono delle persone, delle donne che non credono mai a quello che si dice loro…

Tutto questo mostra in un modo sempre più evidente che la questione centrale nel sesso, così come per l’innamoramento, riguarda una scena, se funziona questa scena allora funziona anche il sesso se no, no e a noi interessa sapere di che cosa è fatta questa scena. Che cosa si cerca nell’atto sessuale esattamente? Questa è la questione: che cosa gli umani cercano, che cosa li attrae e li trae in quella direzione…

Intervento: il possesso fisico, il possesso totale… la persona nelle proprie mani, una fusione perfetta… l’immagine virtuale, come se in quel momento ci fosse la conferma…

Sì certo, qui a questo punto naturalmente le scene si dividono tra la scena che trae un uomo e la scena che trae una donna in quella stessa direzione, sono fantasie in molti casi totalmente differenti, che non collimano affatto anche se si potrebbe per il momento azzardare un’ipotesi, e cioè il fatto che sempre originariamente qualche persona si è occupata dell’infante accudendolo anche fisicamente, Freud non aveva neanche tutti i torti, aveva intravista la questione anche se non aveva gli strumenti per andare oltre ma questa sorta di eccitazione la madre, perché è generalmente quella che se ne occupa ma torno a ripetere non è necessario che sia lei, che produce nell’infante al momento in cui lo accudisce fisicamente può costituire una sorta di modello anche in quel caso e questo può anche intervenire dopo come fantasia, per esempio in  una bimbetta di trovarsi a occupare nei confronti di un uomo quella stessa posizione di potere assoluto che aveva la madre nei suoi confronti in quanto gli dava nutrimento, piacere, vita e tutto quanto. Posizione di potere assoluto nei confronti dell’altro perché l’altro dipende totalmente da me e pare che le bimbette lo imparino molto rapidamente tutto questo, porsi come la nutrice, e c’è l’eventualità che una cosa del genere non sia totalmente indifferente anche negli anni che seguono, cosa che per esempio in un maschio non interviene, per questo dicevo le fantasie sono totalmente differenti…

Intervento: nel maschio cosa succede? Se nella donna c’è questo bisogno di accudire…

Esattamente la stessa cosa ma senza questo passaggio, basta pensare alla situazione in cui qualcuno si occupa di me, produce del piacere senza che io neanche lo chieda, è lì a disposizione per produrre piacere, la fantasia maschile è questa, nient’altro che questa. Succede quello che succede anche con gli adulti perlopiù, e cioè avere a disposizione una persona che produca il piacere sempre e comunque…

Intervento: anche per la donna…

Non esattamente, occorrono tutta una serie di elementi perché una donna provi piacere nell’atto sessuale, più complicati di quanto avviene in un uomo, per un uomo si tratta soltanto di avere a disposizione un corpo che dia piacere, tant’è che la prostituzione è prevalentemente femminile, e se una donna paga un uomo è soltanto per farlo vedere in giro alle altre, generalmente…

Intervento: la questione intellettuale per quanto riguarda la donna rispetto al sesso deve essere accompagnata da fantasie non è soltanto il gesto meccanico che per l’uomo può essere sufficiente alla condizione del piacere ma per la donna è diverso…

È vero che è diverso, ma a noi interessa sapere perché è diverso…

Intervento: stavo pensando a questo passaggio in più che compie la donna per cui rovesciando un po’ il luogo comune sembra quasi che è la donna che compie la posizione attiva nel rapporto sessuale è come se questa attività non sia altro che il far funzionare alcune fantasie…

Sì ma la questione è molto semplice in realtà, ciò che interessa la donna è la relazione e cioè avere il controllo sul desiderio dell’altro e quindi la relazione con lui in modo da potere mostrare al mondo di essere capace di tenersi un uomo, è questo che vuole, un uomo no, non ha bisogno di una cosa del genere, o non soltanto…

Intervento: occorre che ci sia tutta una serie di cose che confermano… sono quelle necessarie sono quelle che producono la parte intellettuale… quindi ha bisogno del confronto, ha bisogno della poesia …ha bisogno di costruire una storia che probabilmente è quella che conferma questo piacere perché è costruita ad hoc, comunque ha quella determinata funzione…

Diciamola così per dirla in modo molto rapido: in un caso bisogna costruire una scena, nell’altro soltanto riprodurla…

Intervento: cioè nel caso dell’uomo è la riproduzione della scena e basta, infatti è una scena di potere tutto sommato proprio nella rappresentazione…

È sempre una scena di potere, sempre e comunque, non c’è scampo. Proseguiremo mercoledì prossimo e concluderemo questa questione del sesso, dopodiché incominceremo a parlare in modo più specifico dei vostri interventi.