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3-6-2009

 

La questione femminile

 

Come taluni sanno la questione femminile è spesso connessa con il godimento, gli psicanalisti a partire da Freud in poi si sono spesso interrogati sulla questione femminile e in particolare sul godimento femminile, Freud lo chiamava il continente nero, anche Lacan, addirittura corre voce che una volta si sia inginocchiato di fronte a una psicanalista che per altro si era formata con lui per chiederle conto del godimento della donna. Perché tutto ciò? Perché la questione del godimento femminile ha sempre interrogato gli umani? Per molti motivi ma in particolare la non gestibilità del femminile da parte degli uomini, che da quando esistono lamentano di non capire le donne, questo lo avrete già sentito suppongo, ed è vero, non capiscono assolutamente nulla delle donne in generale a meno che non siano stati addestrati se no, no. È per i più, usando la metafora di Freud, un continente nero, sconosciuto, ma dobbiamo parlare delle donne questa sera, non degli uomini, questa sera ne parleremo solo indirettamente, partiamo dalla domanda, domanda fondamentale intorno alla questione femminile cioè che “cosa vuole una donna”. Una donna al pari di un uomo è fatta di linguaggio naturalmente, la struttura del linguaggio non è differente, è assolutamente identica, essendo fatta di linguaggio ciò che cerca il suo discorso è trovare una affermazione che sia vera rispetto alle premesse da cui muove e naturalmente questa verità deve essere riconosciuta perché solo a questo punto il suo discorso può ritenere di essere importante, se riconosciuto dagli altri, non avendo altri mezzi e altri strumenti per poterlo valutare da sé, e fin qui nessuna differenza fra uomo e donna, la differenza si situa nel momento in cui la ricerca del potere cioè dell’imposizione della propria verità si separa nel senso che, come abbiamo detto altre volte, i bambini cosa fanno per avere la supremazia sull’altro? Si atterrano l’uno con l’altro e inizialmente anche le bambine partecipano, fino al punto in cui si accorgono che la loro forza fisica non è più sufficiente per atterrarli fisicamente, ma siccome sono costrette anche le bambine a utilizzare la forza o comunque qualche cosa per piegare l’altro alla propria volontà, anche perché sono le prime cose che imparano, uno dei primi utilizzi del linguaggio o meglio del funzionamento del linguaggio è prevaricare l’altro e cioè imporsi sull’altro, ma è una questione che vedremo magari in un altro momento, ora a questo punto come imporre il proprio potere? Può piegare una donna l’uomo fisicamente? E cioè atterrandolo e neutralizzandolo? È difficile, l’uomo generalmente ha muscoli più robusti quindi ha la supremazia, ha la meglio, e allora bisogna ricorrere a un altro sistema. Il sistema che viene utilizzato dalla donna riguarda quello che per lei rimane comunque il modello di forza e di potere, e cioè la forza che ha l’uomo, che lei ritiene abbia l’uomo, e sicuramente rispetto a lei ne ha di più certo, cosa che per altro emerge in tantissime situazioni in cui la donna viene umiliata, viene vilipesa, per esempio quando in macchina le fanno un torto pensa: “se fossi un uomo scenderei e gli spaccherei la faccia”, quindi rimane questo ideale non nel senso che debba raggiungerlo ma come modello, modello di forza, cioè che volendo può fare tutto quello che vuole e in effetti è una delle cose principali di cui le donne accusano gli uomini, che lui fa tutto quello che vuole, anziché fare quello che vuole lei, questo va da sé. A questo punto rimanendo l’uomo, il maschio in questo caso nel senso fisico del termine, il modello della forza cioè di chi ha il potere di fare quello che vuole, a questo punto il suo potere si esercita indirettamente creando un’alleanza così come avviene fra le nazioni, se una piccola nazione volesse aggredirne un’altra più grande che cosa fa? Si allea con un’altra in modo che fra tutte e due ce la fanno, e così fa, e cioè ha la necessità di avere qualcuno che la difenda, che la protegga. In realtà oggi non c’è questa necessità effettivamente però rimane l’idea e questa idea è un’idea antica, quella di essere comunque più debole e quindi bisognosa di qualcuno che alla bisogna la protegga, la difenda, è un po’ l’idea dei cavalieri medioevali che difendevano la loro fanciulla. La necessità di essere difesa, di essere protetta la donna se la porta appresso per tutta la vita in generale, anche perché comunque la sua posizione fisica nei confronti di un uomo non cambia, rimane sempre in ogni caso fisicamente più debole quindi meno abile nel difendersi anche se è un’idea, in realtà non è che abbia tutte queste necessità di difendersi da aggressioni continue, generalmente gli uomini non le aggrediscono. Si tratta a un certo punto di escogitare un metodo per avere qualcuno che si occupi di lei, che la difenda, che la protegga, cioè che soddisfi questa fantasia, ma come? È qui che la donna si accorge di una questione fondamentale e se ne accorge subito, non dico dai primi anni di vita ma quasi, e cioè che gli uomini non sono totalmente indifferenti a lei e che vogliono qualche cosa da lei. E non è che vogliano questo qualche cosa in modo blando, tenue per cui se c’è c’è se non c’è va bene lo stesso, no, si accorgono molto rapidamente che il desiderio da parte dell’uomo è molto forte e questo è fondamentale perché a questo punto si accorgono di avere finalmente anche loro un potere straordinario, un potere sull’uomo, cioè che è quello che costituisce in qualche modo il modello di potere, quindi pensa la donna, se riesco a ottenere questo uomo allora ho anche il suo potere, e così fa naturalmente, questo già pone un accenno, e lo faremo dopo, alla questione sessuale totalmente differente tra un uomo e una donna. Per ottenere questo risultato mano a mano che procede, la questione acquista anche altri aspetti, perché in questa operazione di seduzione di un uomo non è la sola, ci sono anche altre in lizza che possono anche essere più interessanti, più affascinanti, più belle, più desiderabili etc. e quindi si avvia una sorta di lotta; quando una donna risulta vincitrice sulle altre ha una grande soddisfazione perché anche in questo caso ha ottenuto doppiamente il potere, sia perché ha ottenuto l’uomo sia perché ha sconfitto le altre e quindi è un successo, infatti per una donna è molto importante il vincere sulle altre e difficilmente si sottrae alla soddisfazione di esibire questa sua vincita come un trofeo, che dimostra di fronte alle altre la propria bravura, la propria avvenenza o la propria desiderabilità, cioè tutte quelle cose che una donna sa perfettamente che anche le altre donne mettono in atto per ottenere lo stesso risultato. Ma una donna potrebbe, anche sapendolo, dire a un uomo una cosa del genere, che è questo il motivo per cui lo seduce? Ammesso che lo sappia, potrebbe farlo? Ecco, Daniela dice assolutamente di no. Brava, ed è così in effetti, perché non lo può fare? Perché per una donna è una battaglia e non si forniscono armi al nemico. Dunque non può dire che cosa? Non può dire che sta ingannando, potremmo anche dire lungo questa scia che una donna mente, mente sempre comunque e non soltanto mente sempre al suo uomo prevalentemente ma potremmo anche aggiungere che non può non farlo, deve farlo se vuole ottenere il suo scopo perché se mostrasse effettivamente qual è la sua intenzione c’è l’eventualità che l’altro cambierebbe idea …

Intervento: sono regole del gioco …

Esattamente, regole del gioco, in questo caso mentire sempre ora …

Intervento: anche l’uomo mente, non dice il suo scopo …

Lo farebbe, ma non lo fa perché sa che alla donne dispiace, se no non avrebbe nessun problema a dirlo. Anche gli uomini mento ma qui occorre distinguere, siamo sempre nell’ambito di fantasie abbastanza diffuse ma l’uomo mente alla donna molto di meno e se lo fa è unicamente perché vuole ottenere un risultato molto semplice, però ottenuto quello difficilmente continua a mentire, non ha da mentire, non ha da ingannarla generalmente. Comunque l’uomo mente, mente continuamente ma in altri ambiti come sappiamo perfettamente adesso che siamo sotto elezioni, più evidente di così, una menzogna continua e costante: il bene del popolo, salviamo l’umanità e tutti quanti, non è vero naturalmente e lo sanno benissimo anche loro ma devono mentire così come un uomo mente a una donna per poterla sedurre. Il fatto che la donna sia avvezza sino dalla tenera età a mentire la pone in una condizione particolare, una condizione in cui può farlo continuamente nei confronti degli uomini per questo ritiene che gli uomini siano ingenui, perché l’uomo non immagina che la donna necessariamente lo inganni per cui non è così attento all’inganno mentre una donna che è molto attenta all’inganno sa quello che fa, e soprattutto sa che se può ingannare un uomo non potrà ingannare un’altra donna, per questo il suo atteggiamento nei confronti delle altre donne è totalmente differente: sappiamo entrambe quello che stiamo facendo, lui non lo sa ma noi sì, questo è il messaggio …

Intervento: Verdiglione cosa diceva? Era carino quello che diceva: “rubare il fallo all’altra donna per fotterla …

Sì, vuole rubare il fallo all’altra donna cioè l’emblema del potere per fotterle, in termini molto spicci. Questa è una fantasia ovviamente, però questa sera parliamo delle fantasie. La questione femminile è complessa, è complessa perché una donna non potrà mai dire esattamente quello che pensa, non lo può fare, non è neanche stata addestrata a farlo, è stata addestrata a mentire sempre e comunque per cui come dicevo è difficile venire a sapere da parte dell’uomo in questione, assolutamente impossibile, non c’è nessuno possibilità da parte di altri, è come se non potesse in nessun modo mostrare le carte per così dire che devono sempre essere nascoste, mostrare il gioco che sta facendo varrebbe togliere ogni possibilità di avere potere …

Intervento: e quindi tradotto nel funzionamento del linguaggio questo non avere potere significa non avere più la possibilità di reperire all’interno del gioco che va facendo la verità o meglio la verità che reperisce va in contraddizione con le regole del solo gioco che la fa funzionare … quindi non reperendo una verità che possa funzionare è come se fosse falsa all’interno di un sistema e dal falso non è possibile costruire nulla …

Nel luogo comune più volgare si dice che la donna si realizza quando ha un uomo, cosa vuole dire che si realizza? Che diventa reale, diventa vera. Questa realizzazione per potere compiersi deve passare attraverso l’inganno, per questo non mostrerà mai le carte con cui sta giocando, non lo farà mai neanche sotto tortura, molto spesso perché non lo sa ma anche se lo sapesse comunque non lo farebbe, sarebbe come togliersi la possibilità, sempre fantasmaticamente, in modo totale e irreversibile di potere avere ragione di qualcuno, è come per un governo ammettere pubblicamente di avere assassinato qualcuno perché era un impedimento, un governo che si ritiene democratico come gli Stati Uniti, l’Italia etc. non lo farà mai, e se qualcuno lo insinua verrà ucciso …

Intervento: perché è un impedimento …

Esattamente. Certo non è che questa sia una condanna naturalmente, è soltanto un luogo comune a cui le donne vengono addestrate direttamente o indirettamente, più o meno consapevolmente dalle loro stesse madri, così come i maschi vengono addestrati al combattimento in modo diretto o indiretto, a essere forti e coraggiosi, ad affrontare il nemico, le donne no, non vengono addestrate per questo, anche se ultimamente so che le donne sono state inserite in reparti combattenti, in effetti si sono accorti che se colpite da pallottole vanno giù esattamente come gli uomini, ma tendenzialmente non vengono addestrare a questo e questo aspetto non è indifferente, non è indifferente perché sappiamo che da piccolini si incominciano a imparare le prime cose che avranno un peso per tutta la vita, avranno un peso perché costituiranno delle premesse su cui costruire buona parte della propria esistenza. Ma tutto questo come dicevo non è una condanna, è possibile venirne fuori e incominciare a pensare altrimenti; perché una cosa del genere possa accadere, questo sia in un uomo che in una donna naturalmente, occorre non avere più la necessità di ricercare il potere e questo non è facile, però può accadere: cessando la necessità di avere potere tutti questi marchingegni si dissolvono nel nulla, non hanno più nessuna necessità di essere e cioè questa fantasia si dissolve. Prima ho fatto un accenno alla questione della sessualità che per i motivi suddetti è totalmente differente tra un uomo e una donna come qualcuno avrà già avuto il sentore, in che cosa si distingue?

Intervento: l’obiettivo?

Sì, l’obiettivo certo, l’uomo cerca il potere non sulla donna, ce l’ha già, è più forte di lei non deve cercare niente, ha già quello che vuole, ma non ha il potere sul mondo e questo non l’ha piegato ancora e ci sono altri uomini che glielo impediranno con tutte le loro forze, è lì dove deve misurarsi, è il mondo che deve piegare, come i ragazzi che fanno braccio di ferro tra loro, non lo farebbero mai con una bambina di tre anni, non avrebbe nessun senso, ma con un coetaneo sì, mentre invece la fanciullina deve acquistare il potere per via indiretta e quindi l’obiettivo come diceva giustamente Eleonora è differente: ciò che costituisce una buona parte della eccitazione di una donna lungo un rapporto sessuale è l’idea di avere in quel momento il potere sull’uomo controllandone totalmente il desiderio, per un uomo no, non è questa la fantasia come abbiamo detto in altre occasioni, ciò che attrae l’uomo è tendenzialmente il corpo della donna, per questo sì certo deve sedurla, blandirla etc. però non ci sono tantissime operazioni da fare, anche perché spesso anche la donna vuole la stessa cosa, anche se per altri motivi …

Intervento: il godimento è differente fra una donna e un uomo …

Per l’uomo come abbiamo detto il godimento è fine a se stesso, non ci sono né risvolti né altro, è anche per questo che esiste la prostituzione femminile. Non c’è bisogno da parte dell’uomo il più delle volte diciamo di altre fantasie che supportino l’atto in quanto tale, l’atto è fine a se stesso, per una donna assolutamente no, l’atto fine a se stesso non ha tendenzialmente nessun interesse per una donna, per questo può sopportare molto più facilmente di un uomo la continenza, perché finché non si creano determinate condizioni l’atto sessuale è irrilevante e queste condizioni sono appunto come dicevo prima l’idea di avere in quel momento il potere assoluto su qualcuno e soprattutto deve essere qualcuno che è importante non tanto per lei ma per le altre, ed è anche questo il motivo per cui, per esempio, per una donna l’avvenenza di un maschio, di un uomo, di un ragazzo è una cosa che la interessa finché ha quindici anni, dopodiché cessa questo aspetto, ma anche per la quindicenne si tratta sempre di fare invidia alle altre, è questo l’obiettivo prioritario, dopo invece chiaramente deve puntare su altre cose, su un uomo importante per qualunque motivo che lei ritenga importante, può essere qualunque cosa, l’importanza economica, politica, intellettuale, questo è quello che cerca, poi anche lei accade che si accontenti di quello che trova. Dicevamo che il godimento femminile passa attraverso questa fantasia, se non c’è questa fantasia non c’è nessun godimento, questo naturalmente rende questa operazione per una donna generalmente più complessa, meno facile da soddisfare perché i requisiti che devono essere soddisfatti sono di più e come dicevo senza l’apporto di questa fantasia molto difficilmente raggiunge l’orgasmo e se non raggiunge l’orgasmo non si diverte tendenzialmente …

Intervento: durante l’innamoramento può anche divertirsi lo stesso ma quando il rapporto è consolidato un po’ di meno …

L’aspetto principale nella questione femminile è che è supportata dalla necessità di mentire e questo è già più difficile da dire e soprattutto da accogliere anche perché le donne esigono la sincerità da parte dei loro uomini …

Intervento: la questione della violenza … le donne che hanno subito violenza … direi che è determinante per il discorso della donna la questione della violenza che è da ricollegare alle questione del corpo, la donna indifesa ma è una donna indifesa che lamenta il pericolo di stupro ed è questa la questione che mi piacerebbe approcciare questa questione, anche donne molto anziane hanno la “fisima” della violenza … cioè da bambine fino a quando hanno fiato in gola e quindi questo desiderio di essere violentate, di essere stuprate, di essere stupite come se avessero bisogno di continuare all’infinto questo gioco …

Questo procede da ciò che dicevo prima riguardo alla menzogna che le mette in una posizione che in alcuni casi è contraddittoria o addirittura paradossale. Il fatto di avere una fantasia di stupro, per esempio nel discorso ossessivo spesso c’è la fantasia di stupro che però non si deve realizzare, in realtà nessuno deve osare farlo perché sarebbe nient’altro che la messa in atto di una fantasia quindi la soddisfazione di un desiderio, ma cosa accade? Accade che in quel caso l’unico motivo per cui una donna utilizza il proprio corpo e cioè per sedurre l’uomo, viene bypassato, nel senso che non ha più lei il controllo del gioco, cosa che deve assolutamente avere per potere avere il controllo della situazione, come dire? È come se dicesse: “attraverso il mio corpo io controllo e gestisco la situazione perché attraverso il mio corpo ho il controllo del desiderio dell’altro”, però deve avere il controllo, se questo controllo non ce l’ha più e cioè viene escluso questo aspetto lei si ritrova nella condizione effettivamente di subire la peggiore violenza che si possa immaginare, che è quella che le toglie il controllo della situazione. Non è tanto la violenza sessuale in quanto tale perché magari da un'altra persona la tollera senza nessun problema, la violenza vera e propria consiste in questo: nel togliere senza mezzi termini il controllo del gioco, non avere più nessun controllo del gioco, dell’unico gioco che dà a loro l’occasione di avere un potere quasi assoluto ma essere alla mercé, cosa che nel discorso ossessivo può essere particolarmente eccitante a condizione che durante questa operazione mantenga il controllo della situazione, cioè del gioco, allora può essere una delle fantasie più eccitanti. L’idea di avere il potere assoluto su un uomo è la condizione perché tutto vada bene …

Intervento: e quindi l’uomo deve essere il nemico … anzi il trofeo …

Non è il nemico, le donne non temono gli uomini generalmente, sono gli uomini in genere a temere molto più le donne, questo le donne non lo sanno e va bene così, ma il più delle volte è l’uomo ad avere più paura delle donne perché deve affrontare il loro giudizio per una serie di fantasie ma la donna non teme l’uomo se non in quel caso specifico, ed è per questo che un’azione del genere, lo stupro appunto, manda bestia così tanto e immediatamente coinvolge tutte le donne come se fosse una fantasia condivisa e c’è un coinvolgimento immediato e una grandissima eccitazione connessa con questo, eccita molto di più una donna stuprata che un intero paese raso a terra dalle bombe …

Intervento: e i figli, questo non cambia nulla rispetto al potere?

Ci sono situazioni che mitigano, che rendono meno evidente questo aspetto che emerge quando non si riesce più a tenere a bada la situazione e per qualche motivo la situazione esplode, allora viene fuori tutto ma se no se si riesce a tenerlo cheto, non c’è problema. La questione è che essendo sia uomini che donne fatti di linguaggio non possono che muoversi in base al funzionamento del linguaggio da qui la necessità di avere potere e cioè di essere importanti, di avere ragione sull’altro sempre e comunque, sia in ambito personale che in ambito pubblico …

Intervento: d’altra parte il pensiero degli umani non ha nessuna certezza per cui effettivamente devono basarsi su quelli che sono i luoghi comuni e quindi partono dalle fantasie più comuni, ci sono dei popoli in cui sono paritari gli uomini e le donne …

Lo fu anche da noi, ma molto tempo fa con gli Etruschi, le donne in effetti avevano tutti i diritti degli uomini, votavano, partecipavano alle assemblee, venivano ascoltate, ma sono casi rari.